Attività Produttive
Attività di servizio Attività di autolavaggio
L’esercizio dell’attività di autolavaggio è soggetto alla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività al SUAP. Voce scia: 1.7.2 altro (nello spazio a lato specificare obbligatoriamente l’attività AUTOLAVAGGIO).
1. Requisiti soggettivi:
possesso requisiti previsti dalla normativa antimafia;
2. Altri requisiti:
conformità edilizia ed urbanistica dei locali
possesso autorizzazione unica ambientale (A.U.A.) per lo scarico delle acque reflue ed eventuali emissioni in atmosfera.
Modello A;
Scheda 2;
Scheda 5;
Planimetria in scala non inferiore 1:100 (indicare per ogni locale destinazione d’uso, superficie, altezza, operazioni che si svolgono);
Certificato di agibilità dei locali;
in caso di modifica dei locali/impianti: descrizione delle modifiche;
relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo e tecnologico (con indicati le lavorazioni con i principali impianti, i sistemi di protezione e monitoraggio
ambiente, i singoli prodotti e la loro quantità annua, le singole materie prime e il loro consumo annuo, la produzione di rifiuti con i relativi quantitativi per tipologia e loro
destinazione;
valutazione di impatto acustico redatta da un tecnico acustico abilitato;
Attestazione di versamento diritti SUAP;
Attestazione di versamento tariffa ASL;
documento di identità del/dei dichiarante/i;
per i cittadini extracomunitari: copia permesso di soggiorno;
nel caso l’interessato invii la pratica in modalità assistita (mediante associazione di categoria o professionista incaricato): procura ai sensi dell’art. 1392 c.c. di incarico per la sottoscrizione
digitale e presentazione telematica della segnalazione certificata di
inizio/modifica attività.
Modello B;
Scheda 2;
Scheda 5;
in caso di subingresso: Attestazione di versamento diritti SUAP;
solo in caso di subingresso: Attestazione di versamento tariffa ASL;
valutazione di impatto acustico redatta da un tecnico acustico abilitato;
copia documento di identità del/dei dichiarante/i;
relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo e tecnologico (con indicati le lavorazioni con i principali impianti, i sistemi di protezione e monitoraggio ambiente, i singoli
prodotti e la loro quantità annua, le singole materie prime e il loro consumo annuo, la produzione di rifiuti con i relativi quantitativi per tipologia e loro
destinazione;
in caso di cessione dell’attività: copia atto notarile;
per i cittadini extracomunitari: copia permesso di soggiorno;
nel caso l’interessato invii la pratica in modalità assistita (mediante associazione di categoria o professionista incaricato): procura ai sensi dell’art. 1392 c.c. di incarico per la sottoscrizione
digitale e presentazione telematica della segnalazione certificata di inizio/modifica attività.
Modello B;
copia documento di identità del/dei dichiarante/i;
per i cittadini extracomunitari: copia permesso di soggiorno;
nel caso l’interessato invii la pratica in modalità assistita (mediante associazione di categoria o professionista incaricato): procura ai sensi dell’art. 1392 c.c. di incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della segnalazione certificata di inizio/modifica attività.
Per altre sanzioni si rimanda al contenuto dell’art. 5 della Legge 22/02/2006, n. 84.
b) per i terzi: secondo quanto disposto dall’articolo 19, comma 6-ter della legge 241/90, lasegnalazione certificata di inizio attività, la denuncia e la dichiarazione di inizio attività non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili. I terzi possono sollecitare l’esercizio delle verifiche spettanti all’amministrazione e, in caso di inerzia, esperire esclusivamente l’azione di cui all’art. 31, commi 1, 2 e 3 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. Autorità cui proporre il ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale territorialmente competente
Regolamento Regionale Lombardia 24/03/2006, n. 2
disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1,
lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26.
D.P.R. 07/09/2010, n. 160
Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina
sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del DL 25/06/2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 06/08/2008 n. 133